9 luglio 2013

Sono una mamma troppo chioccia?

Mi illudo di essere la madre perfetta, benché sappia che la perfezione è ben lungi da me, tuttavia, ecco, in questo campo, nell'educazione di mio figlio ce la metto davvero tutta.
 
Leggo libri autorevoli, scelti tra quelli che più si allineano alla mia idea genitoriale, ascolto con attenzione suggerimenti e indicazioni di chi ha più esperienza, mi applico per dare il buon esempio anche nelle piccolezze (cosa spesso difficile!), cerco di non rimproverarlo invano, ma di essere ferma e decisa nel negargli una cosa, mantengo le promesse con sforzi a volte notevoli, dovuti anche alla scarsa collaborazione del papà, molto più morbido di me, e faccio della coerenza un must.  
Mi stupisco di riuscire ad ignorare il ballerino quando fa capricci inutili, ma sono orgogliosa e felice di essere affettuosa e di lodarlo con entusiasmo quando se lo merita.
 
Mi pare che mio figlio si senta sicuro di sé e mi rallegro della sua vivacità e intraprendenza, della quale mi attribuisco un po' di merito  per averlo incoraggiato ad esplorare e a "fare", standogli vicino ma abbastanza lontano da renderlo presto autonomo e indipendente.
 

O almeno questa è la mia impressione.
 
Ieri c'è stato colloquio al nido e nonostante l'educatrice non ci abbia detto nulla di negativo, mi ha stupido avere una diversa visione della situazione. Io personalmente mi interesso molto a quello che fanno al nido, quando è possibile imparo le canzoncine che gli piacciono per cantargliele, conosco i nomi di tutti i suoi amici dell'asilo, so cosa mangia ogni giorno e cosa fa. Tutto ciò lo faccio perché ritengo sia importante partecipare alla sua vita, ma sono anche convinta di non essere una mamma chioccia, credo di lasciarlo libero e non mi spaventa più di tanto l'idea di "lasciarlo andare". Eppure, l'educatrice ha rimarcato il fatto che il ballerino ha una propria vita e ho capito dalle sue parole che forse la mia partecipazione è esagerata.
 
Dove sta la giusta misura? E' davvero un bene non conoscere i personaggi dei libri che leggono all'asilo o non sapere come si è addormentato in un giorno in cui era particolarmente stanco? E' così sbagliato indugiare un attimo in più sulla porta anziché scappare appena tuo figlio entra in aula?
 
Ci ho riflettuto e ho deciso che finché me la sentirò, continuerò ad interessarmi e a partecipare, forse non insisterò per avere un saluto sulla porta, ma di sicuro sarò ancora abbondantemente presente.

3 commenti:

  1. Alzi la mano chi puo' dire di non essere mai mamma chioccia!!! ;D
    Per il resto tralasciando il il saluto alla porta ...ti salutano se ne hanno voglia e se non lo fanno nonè per cattiveria ma perchè sono attratti da altro e questo dovrebbe farti andare serena ...
    per tutto il resto è bellissimo e legittimo che tu ti interessi.... le maestre (sante) del nido dei miei ci spronavano a interessarci per trovare spunto per parlare della loro giornata con loro ...stiamo parlando di bimbi di uno/due( tre anni!!!

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    1. Si anch'io penso che sia bellissimo interessarsi a quello che fanno <3 e poi lui è contento quando gli canto le canzoncine che cantano al nido o quando saluto per nome i suoi amici.
      Per quanto riguarda il saluto alla porta, all'inizio le educatrici insistevano perché il genitore salutasse bene il bambino in modo che capisse che si sarebbe allontanato, evidentemente mi sono portata dietro questa abitudine anche ora che il ballerino è ben conscio di iniziare la sua giornata al nido.

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  2. Ciao vorrei chiederti un parere su di un mio racconto fammi sapete scrivimi a zzarkino@yahoo.com ti aspetto e complimenti per il tuo blog ;)

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