13 marzo 2013

A proposito di genere

Di recente mi sono imbattuta in vari post, articoli e occasioni in cui si è parlato di bimbi e differenza di genere tra maschi e femmina. Di come noi adulti in generale e, nello specifico il mondo commerciale, ci preoccupiamo di indirizzare i bimbi maschi a giochi prettamente "maschili" e circondiamo le femmine di oggetti e abbigliamento rosa con fiocchi e pailette.
Degradante è poi, a mio avviso, l'idea di futuro romantico che viene spesso trasmesso alle bambine attraverso favole, cartoni animati e giochi di principesse e castelli, di trucchi e luccichii vari, come se le femmine dovessero ambire esclusivamente alla bellezza per trovarsi un principe che le mantenga.... (certo è che la società italiana attuale non offre loro esempi migliori, ahimè).
 
In realtà, bimbi molto piccoli non hanno bisogno di queste distinzioni ma devono poter giocare liberamente con bambole e vestitini (i maschi) e macchinine e attrezzi da lavoro (le femmine). L'identità sessuale la scopriranno più tardi e da soli cominceranno a preferire alcuni giochi ad altri.
Fortunatamente alcune aziende produttrici di giocattoli si sono impegnate, soprattutto di recente, a livellare queste distinzioni e così giochi tipicamente femminili connotati alle faccende domestici tipo la cucinetta, la macchina da cucire, l'asse da stiro, non sono più realizzati in colori esclusivamente femminili (rosa in primis) e nelle immagini pubblicitarie e nel packaging si possono vedere foto di bambini maschi alle prese con il lavoro domestico.
Per quanto mi riguarda, quando ero in attesa del mio piccolo non ho mai pensato di acquistargli abbigliamento e oggetti azzurri e non avrei pensato a dipingere la sua cameretta di rosa se fosse stato femmina. Al contrario, cercavo, con poco successo a dir la verità, tutine verdi, arancio o di altri colori. Lo stesso problema, in modo meno marcato, ce l'ho anche adesso che ha un anno e mezzo. Difficilmente trovo pantaloni rossi, maglioncini colorati o cappellini in colori pastello.
Forse, nella realtà dei fatti, se avessi avuto una bimba qualche concessione al rosa gliel'avrei fatta... è pur vero che spesso non si capisce bene il sesso delle neonate e una mamma potrebbe voler renderlo ben chiaro fin da subito grazie alla tutina o alla carrozina rosa.
 
Tutto questo mi è venuto in mente perchè oggi al nido c'era uno stagista. Un nuovo educatore, un ragazzo, e la cosa mi ha un po' sorpresa ma allo stesso tempo ne sono stata felice.
Ecco, vorrei che mio figlio crescesse sapendo che i ruoli possono essere controvertibili e scambiabili.
 
Nella foto: cucinetta di Imaginarium 


Questo post partecipa al blog tank di Donna Moderna di marzo: Rosa è femmina

 

2 commenti:

  1. anche io non sopporto tutto questo sessismo riguardo ai piccolini.
    In particolare, rispetto ai bambini maschi, io trovo che abbiano il sacrosanto diritto di poter giocare con le bambole, se lo vogliono. Conosco un bambino di 4 anni che voleva farlo e suo padre glielo impediva... Ma dai!!!
    Sono felice che mio figlio abbia una sorella così potrà giocare con le bambole assieme a lei quanto vorrà e sviluppare la sua affettività senza vincoli artificiosi

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    1. Infatti! Ricordo un mio amico che da piccolo giocava sempre con le sue vicine di case e quindi a giochi "da femmina" e tutti lo prendevano in giro... sarà un caso ma è un uomo dolce e comprensivo.

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