8 febbraio 2013

Lontananza

 
Sono stata a Milano. Ho fatto il mio bel viaggio in treno circondata da uomini e donne d'affari già all'opera sui loro pc fin dal mattino presto. Mi sono inebriata di movimento, quello che cercavo solo qualche giorno fa, di colori illuminati da un inaspettato sole ma soprattutto sono stata catapultata in un vortice di parole, pensieri, prospettive e sogni audaci presto smorzati dalla mia insicurezza. Ho molto materiale su cui lavorare per prendere le mie decisioni e vincere i timori.
Un'altra novità importante è che è stata la prima volta che non ho visto il ballerino per tutto il giorno. Sono sorprendentemente riuscita a tenere sotto controllo la mia natura ansiosa, forse perchè troppo occupata a considerare ciò su cui si stava ragionando e ho realizzato che sì, si può fare. Si può stare tutta una giornata lontano dalla propria creatura, soprattutto se suddetta creatura si gode la sua prima festina mascherata al nido e si fa coccolare a non finire dai nonni. Certo, un piccolo sgarro alla tranquillizante routine c'è stato, ma il piccolo non ne ha risentito particolarmente.
Il giorno prima gli avevo spiegato accuratemente cosa sarebbe accaduto, che la mamma sarebbe stata lontana e lui avrebbe trascorso il pomeriggio dai nonni e il suo papà si sarebbe occupato di preaparagli la cena e metterlo a nanna. La mamma sarebbe arrivata tra un sogno e l'altro. E tutto è andato bene. 
 

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