23 gennaio 2013

Un pomeriggio da ingannare. All'Ikea

 
 
Giornate grigie, pioggerelle, buio, febbriciattola, congiuntivite, NOIA.
 
Questo pomeriggio, dopo giorni chiusi in casa malaticci e stufi di giocare con le macchinette, i pastelli, i libri e le collane di mamma (e già!) siamo usciti nonostante non ci sentissimo ancora del tutto in forma.
 
Siamo andati all'Ikea. A due passi da casa, con parcheggio coperto e con nessuna intenzione di acquistare nemmeno un set di scatoline da due euro e novantanove.
E ci siamo divertiti.
Tanto.
Siamo subito andati all'area giochi del settore bimbi (lui è ancora troppo piccolo per l'area giochi vera e propria) e il ballerino è sgattaiolato dentro al divertentissimo tunnel-gioco verde, scivolato sullo scivolo rosso, ha incontrato una bimba con la quale ha giocato a nascondino nella tendina indiana, ha collaborato all'inaugurazione del primo viaggio di un trenino di legno e si è conteso con altri bimbi una coccinella gigante sulla quale dondolarsi. E poi si è fatto rincorrere dalla mamma tra gli espositori delle palle morbide e delle lampade a forma di simpatici insetti.
Tra qualche difficoltà abbiamo fatto merenda al bar col menù bimbi per lui e l'aperitivo svedese con birretta (ogni tanto ci vuole!) per me.
Era talmente stanco e soddisfatto che mi ha permesso di percorrere la strada verso l'uscita serenamente, seduto tranquillo sul carrello girandosi ad ammirare quel tripudio di luci e colori.
Ecco, come abbiamo passato un'altra uggiosa e fredda giornata di gennaio.   

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